Se lo era trovato davanti all’improvviso, e fu colto da una specie di smarrimento. Qualcosa che aveva a che fare con quella prima volta. Si ricordava vividamente di quella notte nello spiazzo dietro il booling, come ci si ricorda sempre di una prima scazzottata o del primo bagno nudo in mare di notte.
Nel grigiore dell’oscurità l’altro gli aveva fatto un servizietto. Rammentava benissimo la sensazione, dopo, gli occhi che vagavano alla ricerca di un perché che rimane a lungo senza risposte. A quel perché Micky si era buttato indietro sul sedile della Dacia e si era messo a fissare il buio. E un brivido gli era corso per la schiena e lungo le gambe fin giù nei polpacci, tagliandolo in due! Per la prima volta aveva fatto sesso con un ragazzo, e questo lo faceva stare male; come lo farà stare male in seguito il ripensare a quella notte dello spiazzo e al tempo passato a cercare di scacciare il desiderio di volerlo fare di nuovo, e a temerlo.
Ora però provava qualcosa di diverso nel trovarselo davanti. Quella sensazione che si prova quando si ritrova qualcuno che credevamo perduto per sempre e invece ricompare all’improvviso, come se tutto fosse rimasto nel congelatore e poi scongelato nel microonde.
Stava accadendo ciò che aveva sempre temuto, e lottato per scacciarlo. Si era accorto che gli era impossibile dimenticarlo. Per un momento, per un solo momento aveva anche immaginato di averlo pensato morto, e aveva allentato la presa e ne aveva approfittato per indietreggiare. Aveva bisogno di capire. Forse. O perlomeno di non dimenticare. Nel frattempo, lo desiderava. E a quel punto l’atteggiamento nei confronti dell'altro cambiava.
Micky aveva spesso l’impressione di guardare a quella cosa distrattamente, quasi fosse intento ad ascoltare i suggerimenti di una terza persona che comunicava con lui attraverso gli auricolari. Solo qualche mese prima, dopo quella cosa, nello spiazzo dietro il booling, gli aveva detto che non voleva vederlo più. Già, mai più!
Non ci capiva niente, Micky. Nonostante si sforzasse, non riusciva a comprendere. E intanto i brividi gli invadevano tutto il corpo, ma era qualcosa di piacevole adesso, qualcosa di simile a quella prima volta nello spiazzo dietro il booling.
Fu allora che pensò alla moto di suo fratello maggiore. Gli venne in mente così, rosso fuoco, con le parti cromate che brillavano al sole sullo sfondo del prato verde della casa della nonna. Pensò a quanto gli sarebbe piaciuto farci un giro, e lanciarla a forte velocità lungo le strade della scogliera. Da quando aveva memoria era sempre stato il suo sogno proibito. Ma adesso che sua nonna era morta, che suo fratello maggiore era morto, e che in quella casa vivevano altre persone, adesso tutto gli appariva privo di importanza.
Gli importava solo di lui, il ragazzo dello spiazzo dietro il booling. Gli importava solo di toccarlo nuovamente, e sentirselo appiccicato addosso. Il fatto era che quando arrivava il momento della verità, MIcky non riusciva a lasciarsi andare come avrebbe voluto. Così anche quella volta, la decisione di restare era stata presa per inerzia. Già, per inerzia.
Diede una sbirciata all’amico, in una posizione scomoda rispetto al suo collo, e vide lo stava fissando. Con lo sguardo e l'intensità di chi sapeva di essere desiderato. Micky fu costretto ad abbassare lo sguardo e socchiudere le palpebre. Ecco lo sentiva, l’altro gli era di fianco e sotto e anche dentro di lui, e gli piaceva la percezione passiva di quello che gli stava accadendo. Per inerzia sapeva che doveva andare così.
Tutt'a un tratto si vide in un deserto arso e devastato e l’altro che lo rincorreva, lo afferrava, lo gettava di forza giù da una duna modellata dall’azione del vento, gli immobilizzava la testa, la bocca che si riempiva di sabbia, e lo prendeva in modo brutale. Si soffermò su quello. E si convince di aver fatto la cosa giusta.